L' elettricista

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Pain_Z
view post Posted on 2/3/2009, 20:09




Mi chiamo Roberta ed ho trent'anni, alta longilinea, capelli rossi. Seni piccoli, una seconda, ma non so perchè tutti gli uomini che ho avuto impazziscono a guardarli e toccarli; sarà forse per quei capezzoli rosei e gonfi che non sono cambiati dall'adolescenza e che, sensibilissimi, al primo tocco o soffio di vento si rizzano come piccoli spilli.
Ho iniziato a scrivere le mie esperienze qui sopra qualche settimana fa e da allora non riesco a smettere di pensarci. Basta niente per eccitarmi ed iniziare a sentire quel languore tra le cosce quasi come se la mia micina si stesse sciogliendo. In un attimo mi ritrovo con gli slip pieni di umori e sono costretta a darmi sollievo immediato passando un dito sul clitoride gonfio, fino a farmi venire in pochi colpetti sapientissimi delle mie dita affusolate.
Sono etero e sposata, eppure le mie fantasie viaggiano sempre verso un'altra donna, la immagino mentre si tocca e mi tocca, immagino di aprirle piano le dolci labbra gonfie e di passare la punta della lingua lungo tutta la fessura, a quel punto vengo come un fiume in piena, gemendo forte, fregandomene di essere sentita dai vicini.
Mi masturbo più volte al giorno con questo pensiero: alla scrivania, a letto, ovunque io riesca a trovare un po' di intimità; ma lo stesso pensiero mi accompagna anche durante le scopate con mio marito che adoro e di cui adoro il modo aperto di lasciarmi vivere le mie fantasie e la mia sessualità.
In questo periodo non lavoro, per cui ho molto tempo da dedicarmi, vivo ataccata al computer e mi sollazzo alla vista di filmati porno su internet, oppure chattando con qualche amica conosciuta qui sopra. Mi sveglio tutte le mattine già fradicia all'idea di come mi darò piacere durante la giornata.
Proprio come ieri mattina, sveglia alle otto e breve colazione per me e mio marito che in mezz'ora è fuggito a lavorare; mi sono alzata da letto e già sentivo le mie labbra gonfissime, più del solito. In bagno per lavarmi e vestirmi ho passato fugacemente un dito nel mezzo della mia fessura, ma non potevo continuare, vista la presenza di mio marito. Così ho aspettato che uscisse e nel frattempo mi sono vestita più sexy che ho potuto, col pensiero che durante la giornata l'essermi abbigliata in quel modo mi avrebbe fatta eccitare ancora di più: gonna subito sopra al ginocchio e svasata in odo tale da poter aprire facilmente le gambe, calze autoreggenti nere con bordo di pizzo e un completino intimo, regalatomi da un ex fidanzato anni prima e comprato in un sexy shop, consistente in un perizoma nero di tulle trasparente e ed un reggiseno dello stesso tessuto
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fatto a balconcino con la peculiarità di essere così piccolo da lasciare fuori i capezzoli, in modo che fosse più agibile accarezzarmeli nel corso della giornata attraverso la scollatura profonda della mia maglietta nera aderente.
Mi sentivo in calore, una vera maiala.
Tempo un minuto dall'uscita di casa di mio marito ed ero già di fronte al computer a controllare nella mia mail segreta i nuovi messaggi inviatimi dalle mie amiche maialine fan dei miei racconti. Ne trovo una in linea dall'ufficio via chat mi racconta di essere già lì a masturbarsi,immancabilmente alzo la gonna, sposto di lato il perizoma ed inizio a torturarmi la mia fighetta, delicatamente, non volevo venire subito; eppure l'eccitazione era tale che è bastato avvicinare il dito medio al clitoride che sono venuta in un secondo, così, alla scrivania del computer, incurante delle finestre senza tende e di chi avrebbe potuto vedermi; le dita erano sbrodolate di umori, me le leccai per poter continuare a scrivere alla mia amichetta che non aveva ancora raggiunto il suo meritato piacere e mi accorsi subito che il piacere provato non mi era bastato, volevo continuare. Le scrivevo una marea di porcate, più lo facevo e più mi eccitavo di nuovo, quasta volta però volevo di più: le dissi di aver pazienza e che l'avrei ricontattata a breve, spensi tutto e presi il portatile di mio marito, mi diressi in camera e la ricontattai dal letto, non prima di aver tirato fuori il mio vibratore ed il lubrificante...anche se non ce ne era bisogno, ma adoro passarmelo su tutto il corpo mischiato ai miei umori...
ripresi a scriverle con una mano e nel frattempo con l'altra infilavo sapientemente il vibratore ancora spento dentro la mia figa aperta e fradicia, poi lo avvicinavo al culo, fradicio com'era non mi fu difficile penetrarmi: lo lasciai fermo, tutto dentro, e con una mano mi sgrillettavo bene il clitoride gonfissimo, quasi urlavo dal piacere. Aprii un'altra finestra sul computer, e mi diressi a guardare qualche filmatino porno nel mentre: alternavo una pagina all'altra, mi sentivo incredibilmente porca. Stavo per prendermi il mio secondo orgasmo quando sentii suonare alla porta. improvvsisamente mi ricordai delle parole di mio marito della sera prima: se riesce domani fa' un salto l'elettricista per quel collegamento di luci nel bagno. Mi ricomposi come potei, fortunatamente ero vestita, il campanello squillava prepotentemente e non ebbi neppure il tempo di chiudere il computer, mollai il vibratore sul letto ed andai ad aprirgli.
Con le dita ancora appiccicose e fragranti dell'odore della mia figa gli strinsi la mano che lui mi porse. Dovevo avere un'aria sconvolta, quando sono così eccitata divento paonazza in volto, mi scusai del ritardo dicendogli che stavo mettendo su la lavatrice, mi sorrise ed io lo accompagnai in bagno. Era un uomo sulla sessantina, basso e tarchiato, capelli bianchi tenuti indietro da un piccolo codino. Guardò brevemente e mi disse che doveva vedere se dall'altra parte del muro c'era un collegamento per rendere più facile il passaggio dei fili elettrici. Fui presa dal panico, il muro di cui parlava era quello confinante con la mia camera da letto e lui già iniziava a dirigersi sicuro quando gli chiesi di aspettare un attimo ad entrare. Rimase sulla soglia. Mi diressi veloce sul letto per chiudere il computer, feci appena in tempo ad afferrare il vibratore mollato per terra quando mi sentii afferrare i fianchi da dietro: "ma allora esistono davvero queste porche che passano le giornate a scoparsi e tu sei pure giovane e una gran figa!" mi disse. Non feci in tempo a dire una parola che già mi aveva sbattuta a testa in giù sul letto dopo avermi alzato la gonna. Avevo in mano il vibratore, lui iniziò a toccarmi la figa calda e gonfia, avevo la faccia affianco al computer chiuso, mi disse "Sei ancora fradicia, aprilo! Fammi vedere cosa ti stavi guardando!". Lo apersi e l'immagine era quella di una donna a gambe larghe che si masturbava. Mi strappò di mano il vibratore ed in un secondo me lo infilò tutto nella figa ancora bagnata, gemetti forte, stavo godendo. Mi disse che ero una porca lesbica in calore e mi ordinò di far ripartire il video. Lo feci mentre lui mi stantuffava il vibro nella figa ormai grondante. Con un dito mi toccava il clito e un po' il buco del culo. Si slacciò veloce i pantaloni e tirò fuori un uccello piuttosto corto ma decisamente largo, raccolse un po' di umori dalla mia figa e li portò all'ano, prima di sfondarmelo col suo cazzo durissimo.
Mi sentivo una zoccola, così inculata e scopata da un vibratore mentre il filmino porno andava... i miei gemiti si mischiavano a quelli della donna nello schermo. Quell'uomo improvvisamente si fermò e mi disse: "adesso voglio sentire come viene una porca come te"Non finì di parlare che già aveva acceso il vibratore al massimo, con una mano lo teneva fermo in fondo in modo che non scappasse, con l'altra mano mi teneva aperto il culo mentre riprese fortissimo a scoparmelo.M i disse di urlare quanto ero porca ed io lo feci venendo dell'orgasmo più bello della mia vita. Venne anche lui appresso a me. Si rivestì in fretta e mi disse che sarebbe tornato tra qualche giorno per fare il lavoro. Sentii chiudere la porta quando ero ancora sul letto, distrutta. Lo sperma mi colava tra le cosce. Lo raccolsi e me lo portai sul clitoride, passai il resto della giornata su quel letto a masturbarmi.
 
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DooUap
view post Posted on 17/4/2011, 16:58




bellissimo
 
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1 replies since 2/3/2009, 20:09   1182 views
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