Complice con il marito e comprensiva con il figlio

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Pain_Z
view post Posted on 2/3/2009, 19:30




Voglio raccontare a tutti gli amanti del sesso e delle storie erotiche come la complicità sessuale con mio marito ci abbia portato alla ricerca continua di situazioni erotiche sempre più trasgressive ed emozionante, gustandoci i piaceri che l’amore proibito ci ha dato, fino al momento che nelle mie voglie entrò pure mio figlio e il suo bel cazzo duro.
Sono una bella donna di 42 anni che ha raggiunto, dopo anni di matrimonio, un ottima intesa sessuale con il proprio marito. Lui è un uomo molto virile e intrigante, perché è libero di certi tabù che intristiscono la coppia.
Infatti sono convinta che tutte le coppie dovrebbero amare e farsi amare liberamente, con la complicità del proprio compagno, per poter godere e vivere veramente felici in piena sincerità, senza paura di tradimenti.
Ci siamo conosciuti e fidanzati da ragazzi ai tempi della scuola.
Spesso con la scusa che si studiava insieme a una coppia, anche loro fidanzati, nostri coetanei e compagni di classe, ci trovavamo abbracciati a pomiciare nella stessa stanza, con molta soddisfazione sia per le pomiciate e sia per lo spettacolo eccitante che offrivamo l’uno all’altra coppia, mettendo in evidenza la nostra sessualità esibizionista e allo stesso tempo voyeristica.
Poi sempre più esigenti a spingerci oltre davanti ai nostri amici, quando se ne presentò l’occasione, facemmo l’amore nella stessa camera e poi anche in macchina, ma ognuno con il proprio partner.
E visto le emozioni provate, a scopare insieme, facevamo del tutto per far si che questo accadesse sempre più spesso.
E sempre più spesso mio marito amava mostrarmi nuda all’altra coppia, mentre ci amavamo, con conseguente effetto benefico per il suo cazzo che non si stancava mai di entrare e uscire dalla mia fica.
Anche i nostri amici, con frase sempre più chiare, non perdevano occasioni per farci capire di gradire le nostre esibizioni, e come in un tacito accordo si offrivano a noi con la stessa sensualità e piacevolezza di chi è pronto a far esplodere tutta l’eccitazione repressa.
Un giorno eravamo tutte quattro sdraiati nel letto matrimoniale di mia madre, di una villa che i miei adoperavano solo nelle vacanze estive, quando iniziammo a spogliarci e a scopare vicinissimi nello stesso letto, cosa che, malgrado tutto, non avevamo mai fatto.
I nostri corpi, quasi attaccati, si strofinavano, si toccavano, era bellissimo e molto eccitante.
Gli odori, i lamenti, i respiri affannosi e vedere i nostri corpi vibranti di piacere, sotto i colpi di cazzo dei nostri uomini, fecero si che desiderassimo ancor di più a spingerci nel proibito, a scambiarci i piaceri e le esperienze, insomma ad amarci in un turbinio di sensi in una vera orgia di sesso.
Nel dimenarmi sempre più forte, per far capire come gradivo quel rapporto molto libidinoso, strinse forte la mano della mia amica, e gridai
“Uuuu… come è bello fare l’amore una accanto all’altra, siii… sono molto eccitata della tua bellezza e del cazzo del tuo ragazzo che entra ed esce dalla tua tenera fica”.
Mi avvicinai alle sue labbra e la baciai in bocca come un’amante, le strinse i seni e li succhiai con amore.
Confessai che desideravo tanto essere baciata, toccata e scopata da loro, ero sconvolta dal piacere che stavo provando a pomiciare con una donna.
Mio marito accelerò i colpi dentro la mia fica, dimostrando di aver gradito il mio coraggio, a dichiararmi gran troia.
Incitò gli altri a liberarsi dei tabù che ci opprimevano e di abbandonarci nelle gioie del sesso.
Poi si sgancio da me e fece posto all’amico che come un toro infuriato mi in filo quel bellissimo cazzo, sotto gli occhi emozionati di mio marito e dell’altra ragazza.
Sin da subito quel bastone nerboruto e gonfio di desiderio , infilato tutto dentro mi stava facendo impazzire di piacere, l’emozione aveva sconvolto me ma anche gli altri che eccitati assistevano alla furia libidinosa che ci aveva avvolti.
Io non capivo niente e gridavo,
“Uuuu… siiii… vi amo, dai, scopami, scopami Marco, chiavami davanti alla tua fidanzata. Siiii… guarda come scopiamo bene, Giovanni, Luisa, su… dai scopate pure voi. Siii… Godiamo insieme, che bello abbandonarsi all’amore, essere dei porci”.
Giovanni, cioè mio marito, si precipitò ad infilare la minchia alla nostra amica che confessò tra i suoi lamenti di non aspettare altro di fare sesso con noi, che adorava fare la porca e che ci voleva, ci desiderava, che se lo sognava pure la notte di partecipare ad un’orgia dove poteva lesbicare mentre un uomo la scopasse
”Voglio stare sempre con voi è bello avervi come amanti, uuu… godo, ancora siiii… godo, è bellissimo sono proprio una gran puttana”.
Giovanni infoiato più che mai gridava a Marco di chiavarmi forte così come stava facendo lui con l’altra.
E intanto non nascondeva che godeva pure lui a vedermi con il cazzo del nostro amico tra le cosce.
“Su dai infilaglielo tutto, non vedi che ha voglia di sentirsi puttana, siii… dai… fammi il favore, soddisfa questa ninfomane fagli male, insegnale ad essere libera di godere, fammela diventare più troia… che mi piace vederla eccitata”.
Poi, non contento di tutto ciò, mio marito volle farmi provare la doppia penetrazione ed è stato veramente bello prendere due cazzi contemporaneamente mentre la mia amica mi baciava e mi dava la sua fica da leccare.
Alla fine eravamo esausti ma felice di quella esperienza, che segnò la nostra vita.
Poi ci sposammo ognuno col il proprio compagno, Marco e Luisa cambiarono città per questione di lavoro, ma quando ci incontriamo facciamo di tutto per poter finire a letto come quando eravamo ragazzi, raccontandoci le nuove esperienze che nel frattempo abbiamo fatto.
A Giovanni Il desiderio di mostrare la mia bellezza gli è rimasta, così, complici come sempre mi incita a provocare gli uomini con il mio abbigliamento o con il mio modo di fare da signora, ma anche da vera porca, per poi scappare a casa a scopare e a sognare quello che mi farebbero i cazzi che poco prima avevo fatto eccitare.
Intanto mio figlio si è fatto grande, ha 18 anni, e bisogna prendere delle cautele per poter continuare a godere delle nostre perversione di coppia disinibita, sempre alla ricerca di emozioni forte da condividere, per gustarci fantastici nuovi orgasmi.
Quindi per vivere situazioni eccitanti ormai, io e mio marito, siamo costretti a fare le vacanze in periodi fuori stagione, in modo che mio figlio no può lasciare la scuola e no può venire con noi.
Così possiamo approfittare di poter soddisfare le nostre voglie, abbuffandoci di scopate e di doppie penetrazioni.
Spesso andiamo nei cinema di altre città per vivere momenti emozionanti con i nostri vicini di posto che nel buio della sala si vedono tirare fuori il cazzo da me, per fargli una sega davanti a Giovanni che fa finta di non accorgersi di nulla, con immenso godimento mio, di mio marito e del nostro compagno occasionale, che mai saprà chi è l’angelo benefattore del suo cazzo.
Tutto questo può sembrare assurdo ma la nostra complicità, a soddisfare le nostre voglie, ci tiene affiatati sessualmente e anche nei rapporti quotidiani, ci fa sentire amici leali, che non hanno bisogno di nascondere niente al proprio compagno.
Ora è estate io sono andata al mare con mio figlio, mio marito è rimasto in città perché non ha più ferie, e ci raggiunge tutti i week-end.
Ogni sera ci sentiamo per telefono e vuole che gli racconto tutto specialmente le occasione eccitante che spesso mi capitano, essendo una donna bella e provocante.
Mi chiede se l’ho tradito, se ci sono uomini che ci provano a portarmi a letto, e mi incita di farlo, di uscire, di andare a scopare, di divertirmi, così quando lui viene a trovarmi gli racconto tutto, e magari gli presento i miei amanti per poi scopare insieme come dei porci libidinosi.
Lui a parlare e a fantasticare di sesso peccaminoso lo fa eccitare come un satiro e ogni sera, quando ci sentiamo al telefono, vuole sentirsi dire che l’ho tradito che le ho messo tante corna o che mi sono toccata pensando altri uomini.
Mi confessa che gode ad essere umiliato a sapere di essere un cornuto, e mentre gli racconto le mie fantasie oscene, lui si masturba raggiungendo l’orgasmo dall’altra parte della cornetta, facendo godere pure me, per i forti spasimi e storie che riesce a farmi vivere anche se sono improbabili da realizzare.
L’altra sera gli raccontai di un ragazzo molto carino che mi fa la corte, e che sicuramente sarebbe piaciuto pure a lui vederlo tra le mie cosce.
Ma purtroppo non posso mostrarmi tanto disponibile, e rispondere all’avance del ragazzo, perché c’è nostro figlio che non mi lascia mai da sola nemmeno in spiaggia, mi sta sempre appiccicato, intimidendo sia me che i miei pretendenti.
Purtroppo, a quel rompi di mio figlio, non posso lasciarlo solo perché qua non ha amici e sembra che fa del tutto per non averne, sta sempre con me, e non fa niente per farsi dei compagni, di cercarsi una ragazza per portarsela a letto e lasciare me libera di scopare con chi mi pare.
Mio marito, porco com’è, mi rispose che forse mio figlio aveva preso una cotta per me e se volevo lo potevo assecondare, nei suoi desideri incestuosi.
Poiché tutti ragazzi, compreso lui, in quel periodo della adolescenza desiderano la propria madre e si sparano le seghe pensando di fare delle gran porcate con lei.
Quindi mi incitò ad aiutare nostro figlio a scoprire i piaceri dell’amore, e di non essere come le altre mamme stupide e bigotte che amano fare le troie con tutti tranne con i propri figli che sono veramente bisognosi di carezze ed esperienze d’amore nella loro giovane età.
Io mi sono imbarazzata e non sapevo come uscirne fuori, da quella discussione, anche perché volevo nascondere a mio marito che mi stavo eccitando anche questa volta che parlavamo di nostro figlio e che iniziavo a desiderare l’esperienza dell’incesto, che ancora mi mancava, non avendola mai provata.
Quella notte mi sono masturbata pensando al mio ragazzo che mi scopava, ed io che da buona nave scuola gli insegnavo a fare l’amore facendogli gustare tutti i piaceri che un uomo e una donna si possono dare, amplificati dall’atto proibito che stavamo compiendo.
Appena incontratoci per fare colazione, all’indomani mattina, l’ho guardavo con altri occhi, mi appariva irresistibile come mai prima d’ora l’avevo visto.
Capì che inconsciamente non riuscivo a non provocarlo desideravo con tutta me stessa di vedere se riuscivo a farlo eccitare.
A costatare se fosse maschio, o finocchio.
Speravo tanto che perdesse la testa anche lui, come me, e mi afferrasse e mi sbattesse il suo cazzo in fica, in bocca, in mezzo le tette facendomi godere e provare l’incesto che mi intrigava più che mai in questo momento.
Sembravo una drogata con un unico desiderio da soddisfare assaggiare mio figlio.
Gli proposi di affittare il pedalò, per andare al largo a prendere il sole in topless.
Appena possibile mi slacciai il reggiseno e gli chiesi di spalmarmi l’abbronzante sulla schiena e nelle cosce di dietro, nel frattempo mi spalmai la crema davanti io stessa, toccandomi come una spogliarellista facendogli avere i primi brividi.
Poi mi distesi e ridussi al minimo il pezzo di costume rimasto, dicendogli di stare attento e di avvertimi se qualcuno si avvicinasse, poiché non volevo dare scandalo.
Lui rise e mi disse
“ Bella come sei dovresti stare sempre in topless saresti la gioia di tutti gli uomini.”
Finalmente aveva avuto il coraggio di mostrarmi che gli piacevo, e di rimando feci la finta complessata rispondendogli
“Ormai sto diventando vecchia, non sono più bella come prima quando i maschi mi venivano dietro e mi spogliavano con gli occhi e gli diventava subito duro solo a guardarmi”.
“ No! Mamma, ma che dici! Stai sbagliando, sei bellissima. Comunque secondo me qualsiasi maschio che ti guarda si eccita, soprattutto quando sei in costume o quando indossi quelle minigonne aderenti che fanno risaltare il tuo magnifico corpo”.
Felice delle sue risposte continuai
“ Non ci credo che faccio ancora questo effetto. Tu mi dici queste cose carine solo per farmi piacere”
Lui stette zitto un attimo, si stropiccio il cazzo da sopra il costume e poi disse
“ Se non mi credi guarda un po’ tu che effetto fai a gli uomini”
Io risi era proprio vero gli si era drizzato per bene tanto che gliene usciva un pezzo fuori dagli slip. Poi lo incoraggiai a venire vicino a me con una scusa
“ Così non si vede niente, togliti il costume prendi il sole pure tu in modo integrale, su dai viene vicino alla mamma, fammi un po’ vedere se ce l’hai veramente duro”.
Lui si avvicinò e nel muoversi gli era uscito fuori ancor di più e con orgoglio si tolse il costume.
“ Ora sei convinta! Guarda! Guarda mamma come mi è diventato grosso e duro a starti vicino. Te l’avevo detto che sei bella e molto eccitante, sii.., sei proprio bona , una bella fica, che ogni maschio sogna di scoparsi”
Aveva un cazzo favoloso non ho potuto fare almeno di toccarglielo e di menarglielo un po’ con la scusa di costatare che quello che diceva lui era vero.
“Complimenti anche tu sei un bel ragazzo e hai un bel cazzo beate le tue amichette che se lo possono godere, chi sa quante ragazze avrai? Si !, si ! Carlo dico davvero è proprio una bella minchia. Uuu… sai a noi donne piace afferrare e stringere i cazzi belli grossi come il tuo. Giuro se non fossi tua madre ti farei un pompino volentieri. Anzi posso continuare a stringertelo o ti faccio male? Vuoi che smetta? O desideri che continuo?”
Carletto prima non rispose annui solo con la testa, poi con un filo di voce
“ Forse sarebbe meglio di smetterla, perché fra poco non rispondo più di me. Mam… mamma tuuu… tu sei troppo bella ed io ho troppo voglia di te, va finire che se continui ancora di accarezzarmi ti salto a dosso e ti violento“
“Ma che dici, Carletto sono la tua mamma, non credo che ne saresti capace”.
E mentre continuavo a masturbarlo
“ Davvero mi violenteresti ? Avresti veramente il coraggio di infilare questo cazzone grosso e duro in mezzo alle cosce della mamma? Davvero sei così porco, che mi violenteresti pur di scopare con me? ”
“Siii… mamma scusami ma sei troppo bona. Comunque forse è meglio che smettiamo questo giuoco prima che faccio qualche pazzia”
“Dai Carletto, amore mio, però un altro pochino possiamo continuare, suu.. dai fammi vedere come diventa se continuo a massaggiarlo così. Ti vergogni? Ti imbarazza che la mamma ti tocchi l’uccello? O ti piace? Eeemmm… Magari vorresti qualcosa in più, che la mamma ti facesse, che so, che te lo prendesse tra le tette oppure in bocca?”
“ Siiii…mammmaaa…certoo…, però tu, tu sei certa che poi non ti offendi? Sei mia madre, sarebbe un incesto ”.
“Eh! Non fare il bacchettone, scommetto che lo hai sempre desiderato, e chi sa quante seghe ti sarai fatto pensando al mio seno, al mio culo, a me che ti abbraccio e ti bacio mentre il tuo cazzo è fra le mie cosce, su dai dimmelo che vuoi che te lo prenda in bocca, o tra le tette e che te lo succhio un po’ “.
Me lo stavo lavorando per bene volevo eccitarlo al massimo prima di dargliela, avevo voglia prima di farlo parlare fargli confessare tutto i suoi sogni erotici anche quelli più spinti che mai uno direbbe ad un altro.
Così continuai a fargli domande con la mia area da finta tonta quella che si fa fottere senza accorgersene, dando la percezione agli uomini di essere loro i manovratori dell’amore, i conquistatori.
“Tesoro cucciolone su dai dimmi che mi desideri e che ti masturbi pensando a me, suuu… daiii… amore fammiii… felice, fammi sentire una donna fatale…, ancora bella…, siii… dimmi che sono ancora giovane… ummm… desiderabile”.
Ed aumentai il ritmo della sega baciandogli dolcemente il ventre e la grossa cappella.
“ Siii… mamma stringi, stringi pure non mi fai male anzi mi piace tanto. Sei bravissima, veramente brava. Credo che grazie a te mi diventerà più grosso da oggi in poi, siii, dai mamma baciamelo! È vero sai mamma l’ho pensato e desiderato tante volte che tu mi facessi un pompino o che facessimo l’amore. Mi sono fatto un sacco di seghe pensando al tuo corpo prosperoso che sbirciavo di nascosto. Sai mi vergogno ma i sogni che faccio spesso
sono di scoparti insieme ad un altro uomo a sandwich.
Mi piace pensare che ti sorprendo mentre masturbi e succhi il cazzo del nostro cavallo, e tu vedendomi mi in viti all’orgia. Così io dietro te lo infilo dentro il tuo paradiso, mentre tu dai piacere al nostro fedele e buon puledro.
Saiii… mamma quanto ho goduto, sognando di fare l’amore con te, così“.
“ Carletto sei un porco, uno sporcaccione… ma mi piace sentirti dire le maialate siiii… Bambino mio… bravo , bravo raccontami tutto. Racconta tutto alla mammina che capisce le tue voglie, i tuoi desideri, le tue fantasie e ti perdona.
Su dai non ti vergognare, non pensare di essere il solo ragazzo ad aver desiderato la propria madre in modo osceno, specialmente se è giovane e carina come me, anche le mamme sai pensano al sesso e certe volte mentre scopiamo con i papà chiudiamo gli occhi e sognano di fare l’amore con altri uomini, di fare le corna ai propri mariti anche con donne o con i propri figli ancora adolescenti che anno la minchia sempre in tiro desiderosa d’esperienza.
Certe volte sogniamo pure di essere violentate, scopate da tanti uomini contemporaneamente, senza ritegno.
Come vedi le fantasie le abbiamo tutti, maschi e femmine e tutto ciò per raggiungere un forte e sempre nuovo orgasmo che ci possa appagare e fare sentire vivi, sperando che l’occasione giusta ci capiti prima o poi per dar sfogo alla nostra libidine e far sborrare i nostri sessi, con l’emozione che solo la trasgressione può dare”.
Allora mi calai sul cazzo e incominciai a sbocchinarlo, sentivo che non sapeva più oppormi resistenza ed era proprio bello far scomparire la canna di mio figlio dentro la mia bocca.
Un’emozione cosi forte malgrado la mia vocazione da puttana non l’avevo mai provata, tremavo ,avevo i brividi di piacere non capivo più nulla mi sentivo una padrona dell’amore, una vacca, una femmina diversa delle altre che conoscono certi piaceri, una vera dea dell’amore e tutto grazie a quel rapporto proibito con mio figlio.
Lo spompinavo mentre lo masturbavo con la mano.
” Ti piace, vero amore? Vuoi? Vuoi che continuo ancora a fare la puttana con te amore? Siiii… dimmelo ti prego su dai dimmi le parolacce mi fanno godere”.
“Siii… mi piace, sei proprio una grande puttana mamma meriteresti un premio. Siiiii… troia… ancora t’aaamoo”.
“Sii! Sono la tua troia”, risposi io, ma avevo paura che venisse troppo presto tra le mie labbra e non potevo godermelo in fica così mi tolsi le mutande e mi distesi guidandolo tra le mie cosce.
“Carletto amore… su, vienimi addosso, infilami il cazzo e riempimi tutta, fammi sentire quanto mi desideri. Senti come è bagnata la mammina eh… senti come ti desidero, su dai… coraggio scopami, scopami forte forte, amore.”
e ci baciammo appassionatamente con la lingua in bocca.
“Mammaaa… amore… ti aaaamooo… ti desidero, sei la donna dei miei sogniii..”
“Carletto sono qua, sono tua… non è un sogno, la mamma ti vuole ti desidera pure lei, dai ficcamelo dentro, sborrami in fica, puoi farlo sai… prendo la pillola, non corriamo nessun rischio. Amore come scopi bene, mi stai facendo impazzire, fammi tua, sono la tua schiava, gooodooo… ssiiii… Veeengooo… amore Sii… Vengooo, ancora… porco, ficca più forte porco, rompi la fica della mamma. Sssuuuu… daiii… mii piace. Siii… mi piace… Godoo… basta, basta non resisto più, fermo, fermo sono tutta un brivido”
“Anche io mamma, vengooo… Sborro… ti amo. “
Era stato bellissimo, violento, sentire mio figlio che mi riempiva la pancia del suo caldo amore.
Ritornati alla realtà ci vestimmo in fretta ed in fretta raggiungemmo casa. Durante il tragitto pensavo che sarebbe stato dura confessare questo rapporto a mio marito, e speravo che questa storia non avesse conseguenze indesiderate, ma scopare con mio figlio era stato bellissimo, mi aveva regalato emozioni indescrivibile, come solo l’amore proibito può dare.
Quindi ero disposta a rifarlo ancora pur di provare quei brividi e quel piacere che fa battere il cuore all’impazzata fino a farti rincretinire.
 
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