| Smontiamo dalla macchina. Ringrazio chissà chi di aver trovato parcheggio a pochi metri dall'entrata del ristorante. Un bene sia per la mia pigrizia di fondo, sia per i miei piedi fasciati nelle bellissime, costosissime e scomodissime decolletè nere che porto. Apri la porta ed entri prima di me, la tieni spalancata e poggiandomi una mano sul fianco mi sproni ad entrare.
Il tavolo è già prenotato, ti conoscono e senza nemmeno una parola ci portano al nostro posto. Al centro del ristorante. Mi stupisco, di solito amiamo stare appartati, ma questa volta no, è diverso.
Il ristorante è gremito di persone che chiacchierano, ridono...mi infastidisce quasi questa cosa. Stasera avrei voluto passare tutto il tempo con te sola. Io e te. Quattro mura. Buon vino. Gothan Project. Null'altro.
Invece siamo qui frastornati dagli altri. Mi domando perchè in questo momento facciano parte della mia vita, perchè queste persone non spariscano.
Prendiamo i menù e velocemente ordiniamo. I miei gusti sono difficili e tu sei abbastanza abitudinario. Una bottiglia di Lagrain ci accompagnerà in questa cena; da un lato spero finisca presto, dall'altro...no. Sono con te e mi basta per stare bene, ovunque.
Mangiamo e beviamo. Discorriamo amabilmente del più e del meno. Mi prendi una mano, mi baci la punta delle dita e mi chiedi cosa vorrei fare ora...
Ti dico che vorrei averti, che vorrei che tutta la gente intorno non ci fosse, vorrei scivolare sotto al tavolo e slacciare lentamente i bottoni dei tuo pantaloni, prenderlo in bocca e succhiarlo fino a farti venire. Sorridi beffardo; ti fa piacere quello che dico, soprattutto perchè la miriade di persone che ci circonda potrebbe avere capito ogni mia singola parola...ma sono tutto troppo indaffarati nei loro stupidi e banali discorsi.
Scosto il tovagliolo dal grembo e vado in bagno. Il litro d'acqua che ho appena bevuto si sta facendo sentire. Entro nel bagno, c'è un atrio nel quale di trova un lavabo e poi il bagno vero e proprio, nel quale però, non c'è la chiave. Dopo aver girato come una scema per capire come si chiudeva, scopro che bisogna chiudere l'antibagno. Mi daranno il nobel per questa scoperta, lo so! Faccio quello che devo fare ed uscita dal bagnetto mi dirigo verso il lavandino per lavarmi le mani. L'acqua è gelida e mentre mi sto insaponando sento che bussano alla porta. "Occupato, un attimo!". "Sono io, apri!".
Mi accingo alla porta e sblocco la serratura. Entri prepotentemente, sapendo che avrei provato a tenerti fuori. E' pur sempre il bagno delle signore!
"Vai fuori subito, non ho voglia id fare figure di merda!".
Sembra che le mie parole ti rimbalzino contro. Ti avvicini e mi spingi contro il muro. Mi baci e le mie resistenze durano davvero pochi secondi...Sento che con una mano ti stai slacciano cintura e pantaloni e l'altra è piantata sul mio seno...lo stringe, lo preme, lo stropiccia....
Poi sento una pressione sulla spalla...so quello che vuoi...ma non è davvero il caso... "non qui, dai...se ci sgamano...." nemmeno il tempo di finire la frase e le mie ginocchia poggiano a terra...il freddo del pavimento contarasta con il caldo del tuo corpo che ora è pochi centimentri da me...non c'è tempo, non posso sbizzarrirmi nel mio solito sesso orale...lo prendo in bocca subito, tanto sei già prepotentemente eccitato...comincio a succhiare e subito dopo cominci tu a scoparmi la bocca...Sento le tue mani stringermi i capelli...spingerti sempre più a fondo...dietro di me ho il muro che mi ferma a sua volta ed i colpi che sento in gola sono sempre più profondi ed intensi...mi sento quasi soffocare...ho le lacrime agli occhi, la saliva che cola inesorabile sulla mia scollatura...
"Alzati!". Mi porgi una mano e mi alzo, mi prendi per i fianchi e mi porti davanti al lavabo. Alzi la mia gonna...come sempre l'intimo è inesistente, sento una delle tue mani davanti, le dita giocare con il clitoride, mentre l'altra è dietro e le tue dita in me, masturbandomi...La mia testa è poggiata sulla tua spalla...sono estremamente eccitata. Sposti le tue mani da me...ne sento subito la mancanza....
Sento che ora sono su di te...sul tu cazzo, che stai lentamente strusciando sulle mie labbra...poi finalmente ti sento entrare. Un colpo violento e sei completamente dentro me...cominci a scoparmi con foga, con forza, le tue mani stringono i mie capelli...ormai sono poggiata con i gomiti sul lavabo di marmo..ma non sento il freddo della pietra, sento solo il tuo calore....
Mentre sento le tue spinte, sento anche la tua voce, che mi esorta a guardarmi allo specchio...guardare quanto sono troia a farmi scopare nel bagno di un ristorante...
Sento che sto per venire...di riflesso chiudo gli occhi, ma non me lo permetti...Mi dici di guardarmi mentre vengo, guardare allo specchio cio' che sono....come mi hai fatto diventare....Vedo il mio volto sfigurato dall'orgasmo e trafelata da respiri sempre più pesanti, poco dopo sento e vedo, sempre in quello specchio, venire te...Mi baci una spalla...
Ci ricomponiamo alla meglio ed usciamo dal bagno....Abbiamo lasciato un tavolo vuoto, scoperto...Usciamo in due dallo stesso bagno...Noi non sappiamo nemmeno bene quanto tempo è passato...10? 15 minuti? Non lo so...
Ecco perchè il tavolo al centro del ristorante...ti piace il fatto che gli altri immaginino cosa possa essere successo....
Le guance mi diventano rosse, sono in preda ad una vergognaviscerale...ma anche questo ti piace....
Torniamo al tavolo. Il vociare che per un attimo mi pareva essere svanito riprende.....come la nostra cena....
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