Primo incesto con mia cugina

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Darth Bardak93
view post Posted on 3/12/2008, 16:35




Avevo 15 anni quando l’ho fatto per la prima volta. Non troppo presto, ma di certo non tardi.
La mia prima volta è stata molto speciale. L’ho fatto con mia cugina, e non è stata solo la prima, ma anche la mia seconda e la mia terza, tutte d’estate.
Era estate, e come tutte le estati la mia famiglia e quella della sorella di mia madre, andavamo in puglia per un paio di mesi.
La nostra casa al mare è abbastanza grande da avere praticamente una camera per ognuno e siamo 5 in ogni famiglia. La mia camera è quella migliore di tutte penso, l’unica, insieme a quella dei miei due fratelli più piccoli, al piano di sopra, insieme al bagno.
Mia cugina. Lei mi è sempre piaciuta, è stato il primo soggetto delle mie masturbazioni. È castana sia di capelli sia di occhi, sul metro e 75, poco più alta di me, ha 4 anni in più di me, ha un viso aggraziato, ma col tempo ho anche iniziato ad apprezzare il suo sedere, morbido e sodo, e il suo seno, che a dire il vero non supera la seconda, ma non conta la misura per me, almeno non più di tanto.
Il 18 luglio ero tornato a casa abbastanza presto dal mare, i miei erano fuori a pranzo con gli zii, mentre i due cugini (di due anni in più di me il maschio e di 7 l’altra femmina) erano andati chissà dove, come sempre alla fine. Pensavo di esser da solo a casa, quindi andai nella mia camera, e iniziai a masturbarmi, pensando naturalmente a (uso uno pseudonimo) Elettra.
Mia cugina però stava a casa, proprio la ragazza dei miei sogni. Mentre mi masturbavo non sentivo la porta aprirsi, non sentivo il passo sulle scale dei suoi piedi, non mi ero accorto insomma della sua presenza. Stavo per venire, quando sentii la voce di mia cugina: <ma COSA FAI (altro pseudonimo) DANIELE!> Ero sorpreso dal sentire quella specie di urlo, mi girai di colpo verso di lei, imbarazzato dalla situazione, subito mi misi rannicchiato, nel tentativo di coprire il pene, visibilmente eccitato. <daniele…> Stavolta il suo tono di voce era completamente cambiato, da una quasi ammonizione ad un tono gentile e affettuoso <sai che non c’è nessuno a casa?> A quelle parole, sentivo il mio pene indurirsi sempre di piu, sapevo bene che ero da solo a casa, ma non pensavo ci fosse anche lei, sennò non mi sarei mai masturbato, o almeno avrei chiuso la porta a chiave <fammi vedere> Mi disse… io non avevo ancora detto niente, e lei aveva gia detto tutto, si avvicinò al mio letto, aprendomi le gambe che erano attaccate tra loro. Guardavo quasi incredulo mia cugina, vedendo che si interessava tanto <oo… un’erezione come si deve> Diceva mentre con la mano ora toccava piano il mio pene <… cosa fai?> Le chiesi intimorito e lei mi disse <lascia fare a me tranquillo> Per un attimo ci guardammo negli occhi, e vidi un luccichio perverso nei suoi. Venni dopo poco tempo, per due volte, con suo enorme dispiacere.
Dopo quel giorno, il nostro rapporto non muto molto a dire il vero, e la settimana seguente la passammo come se nulla fosse accaduto.
Era il 29 il giorno però che mi è rimasto impresso nella mente.
Mia cugina, dopo un pranzo fatto a casa in famiglia, stranamente mi si avvicina e mi dice: <dani… stasera i nostri vanno a Lecce, ci sta un concerto, e dormono li da degli amici, cosa ne dici se stasera prendi altri impegni?> E nel fare questo sento una mano toccarmi tra le gambe, e subito mi diventa duro. Dall’ora di pranzo alla cena sono stato eccitato, non riuscivo a togliermi dalla testa mia cugina, che intanto era andata al mare. Io non volevo uscire, non volevo farmi vedere in queste condizioni e mi feci una sega.
Finalmente arrivarono le 7, ora in cui dovettero partire tutti tranne me e Elettra.
Il tempo di salutarli e mia cugina mi disse all’orecchio, con voce sensuale, e con gli stessi occhi di diversi giorni prima: <andiamo da te o da me?> Non feci in tempo a rispondere che mi prese per la mano, trascinandomi su per le scale, dentro la mia camera, si fermò pero prima di entrare, baciandomi appassionatamente, le nostre lingue si intrecciavano, avevo il cuore che andava a mille, ed ero cosi eccitato che quasi venivo, le misi una mano sul sedere, e iniziai a palparlo, sentendomi ancora di piu eccitato, lei invece mi tocco l’uccello, dicendomi <quanto è duro Dani…>. In un attimo ci buttammo sul letto, lei mi mise seduto e io rimasi li a guardarla, ero incredulo, era un sogno che si avverava, mi tirò via i pantaloni e la maglietta me la tolsi da solo, mi abbassò le mutande e in un attimo ero gia nudo. Prese con entrambe le mani il mio pene, iniziando a muovere le sue dolci mani su e giu, su e giù. Dopo diversi minuti venni. Anche questa volta aveva un’espressione abbastanza delusa, che subito divenne sopresa notando che ero ancora eccitato e soprattutto duro: <e bravo il mio cuginetto> guardandomi in faccia e sorridendomi. A quel punto decisi di prendere la situazione in mano.
La presi e la buttai sul letto, facendola sedere a fianco a me. Le tolsi la maglietta, ora aprendo con grande rapidità il suo reggiseno e subito iniziando a leccarne i capezzoli induriti, non avevo praticamente mai parlato nei nostri due incontri. Dopo alcuni istanti mi stacco dal suo seno, rimettendosi a lavorare sul mio pisello. Non volevo venire nuovamente, quindi le dissi <ele… voglio farlo…> lei sorrise ancora di più, facendo mutare il sorrisetto in un ghigno eccitato e perverso, allora si alzò la gonna, tanto da lasciarsi togliere le mutande, appena le tolsi scorsi la sua fica ben rasata, ero davvero eccitato. Non era la prima che vedevo, ma era la sua, l’unica che veramente avrei voluto vedere. Io stavo sdraiato, a pancia in su, con mia cugina accovacciata sopra di me, pronta a far entrare il mio pene dentro di lei. <pronto?> mi chiese <… si… ele…> dissi dopo un po’ di titubanza. Scese piano piano, e io sentii un brivido percorre la mia schiena. I suoi movimenti lenti, mi lasciavano il tempo di respirare a fondo, ma, a poco a poco, iniziò ad accelerare, sempre di più, sempre di piu, iniziò ad urlare, presa dalla goduria del momento, ma non arrivò all’orgasmo, perché le venni dentro prima. Si sdraio accanto a me, dicendomi <dani… io scendo di sotto, non vorrei addormentarmi qua con te.. vado a farmi una doccia e poi a dormire, mi raccomando, dormi anche te> e detto questo andò al bagno di sotto a farsi la doccia.
Io rimasi sul mio letto per diversi istanti, ero venuto due volte anche quella sera, e oramai era terminata la mia erezione. Iniziai a vestirmi subito dopo l’uscita di scena di mia cugina, ma ero troppo eccitato dall’idea di averlo fatto per la prima volta, di nuovo infatti mi venne duro.
Scesi le scale rapidamente, in mutande e pantaloncini del pigiama. Aprii la porta silenziosamente, vedendo Elettra che era appena uscita dalla doccia, e aveva appena messo li short attillati senza mutande e la canotta smanicata bianca. Una notte ricordo di essermi masturbato davanti a lei, un anno prima di quello che sto raccontando, ma questa è un’altra storia. Entrai nella sua camera quando si stava per infilare sotto le coperte, ero visibilmente eccitato anche questa volta, e mia cugina se ne accorse subito, ma fece finta di niente all’inizio, dicendomi <cosa c’è?> quasi con voce seccata, ora sdraiandosi sul letto, sopra le coperte di quel matrimoniale dove di solito dormiva con l’altra cugina. <elettra, ne voglio ancora> dissi semplicemente, salendo ora sul suo letto. <dai Daniele, fammi vedere cosa sai fare> mi disse stavolta sempre con la voce sensuale e provocante che oramai conoscevo fin troppo bene. In poco tempo le abbassai gli short, notando con piacere l’assenza di mutande. La sua vagina rasata era gia tutta bagnata, sorrisi anche io, gia pregustando la interessante nottata. Inizia infilando un dito nella sua fica, lei aveva gia divaricato le gambe, un dito non le bastava pero, mi disse <mettine di piu dentro dai> e io obbedii, presi 3 dita e iniziai a masturbarla, ero davvero eccitato, era la seconda volta che vedevo la fica di mia cugina, e stavolta era anche piu bagnata, segno che anche lei era molto eccitata.
Sulla faccia di mia cugina iniziava a dipingersi un’espressione di piacere, goduria e soprattutto perversione, un sorrisetto, gli occhi socchiusi, a tratti apriva la bocca, come a chiedermi di continuare e lasciarsi uscire qualche esclamazione di piacere.
Dopo alcuni minuti mia cugina mi mise le mani sulla testa, abbassandomela, avevo capito le sue intenzioni e mi gettai a capofitto sulle labbra della sua vagina, iniziando a leccarle, lentamente, mentre con la mano ancora infilavo e ritiravo fuori le dita. Iniziai a leccare il suo clitoride, e quando la punta della mia lingua era passato diverse volte su di esso, ebbe un sussulto, e mi chiese di fermarmi. <non voglio venire cosi, dai, tirateli giu> e io mi abbassai subito i pantaloni. Mi avvicinai a lei, che era completamente nuda come me, mi mise seduto, con la schiena al muro e le gambe distese e divaricate, e si mise in mezzo, a carponi, tenendosi in equilibrio con una mano, mentre con l’altra mi masturbava, io, mentre mi faceva la sega, iniziai a scendere giu, sdraiandomi sul letto.
A quel punto mi guardò, fermandosi. Io le chiesi: <cosa c’è?> e lei, sempre con quel sorrisetto perverso, tirò fuori la lingua e inizio a leccarmi la cappella. Faceva piano, ma io ero davvero eccitato ed era il mio primo bocchino, non me ne aveva mai fatti nessuno, ma capii che lei era abbastanza brava in quello. La punta della sua lingua passava sul mio pene, leccandolo poi ai lati come se fosse un ghiacciolo. I versi che mi uscivano facevano immaginare che sarei venuto dopo poco tempo, e quindi decise di passare all’atto finale. Prese con entrambe le mani il mio pene e iniziò ad andare su e giu con la bocca, facendolo entrare quasi tutto, ad eccezione dei testicoli, non ce la facevo piu, e quando diede una “spinta” forte, le venni in bocca.
Non disse niente, si limitò a farmi vedere lo sperma sulla sua lingua e lo ingoiò come se fosse una cosa buona, ma in fondo penso le piacesse.
Il mio uccello era ancora duro, come poche ore prima, il corpo di mia cugina, i suoi modi di fare, mi facevano un effetto davvero pauroso, avevo una voglia di lei davvero maniacale. Ma a lei non sembrava per niente dispiacere questa situazione.
Io mi misi in ginocchio sul letto, baciandola, non avevo mai baciato cosi prima. Il mio primo bacio con lei infondo era stato inaspettato e mi ero trovato quasi impreparato, come tutto ciò che è venuto prima.
Quando ci staccammo lei mi guardò negli occhi, come a chiedermi di possederla, e io quello feci, la spinsi sul letto, lei cadde a pancia in su, toccandosi con una mano il seno e con l’altra massaggiandosi il clitoride. Le tolsi la seconda mano, divaricandole le gambe e mettendole ai lati, lei ora aveva lasciato le mani sulle lenzuola e chiuso gli occhi, aspettando il mio ingresso dentro di lei, sorrideva, gia si pregustava la scopata.
Io penetrai, piano, piano, poi iniziai a muovere i miei fianchi piu rapidamente, sempre di piu.
<dai daniele… DAI> alternava sussurri a urla, mentre io facevo avanti e indietro.
Ad un certo punto tornai troppo indietro, facendo uscire il pene da lei, che subito ne approfittò per darmi un paio di leccate, ma la scansai subito, non volevo venirle di nuovo in bocca. La rimisi subito sdraiata, ora però senza tenere le sue gambe aperte, ma sdraiandomi sopra di lei, con poca difficoltà lo rimisi nella sua fica bagnata, lei stavolta sembrava urlare di piu che sussurrare, stava godendo anche lei tanto, mentre scopavamo io le leccavo il seno, a volte la baciavo anche, non riuscendo mai pero a strapparle un vero bacio tanto era presa a godere.
Stavo per venire, me lo sentivo, e sembrava che stava per raggiungere l’orgasmo anche lei.
Mi fermai prima <daniele, basta che mi stai facendo venire> ebbi un attimo di esitazione, lei non voleva venire, non ora, ma perché? Dopo qualche istante fermi in quella posizione cercò di farlo uscire, ma non ci riuscì <dani ti sposti?> facevo finta di non sentirla, non potevo finire li, non adesso, non ero venuto io e era troppo sensibile il mio pene per lasciare la cosa a metà. In pochi secondi ricominciai a muovermi <dani FERMATI! MI FA MALE!> urlava lei ora verso di me, ma non sentivo niente <non posso ele, sto per venire, me lo sento> forse lei non voleva semplicemente che io le venissi dentro un’altra volta, perché non aveva dolore, non voleva non venire, almeno questo diceva la sua faccia, la sua voce, che aveva lasciato stare gli urli di rabbia trasformandosi in urla di piacere.
Raggiunse prima lei l’orgasmo, io lo feci solo pochi minuti dopo.
Ci sdraiammo un attimo, stanchi, entrambi, a casa non c’era nessuno e ci eravamo molto divertiti. Eravamo sudati, la serata calda di certo non da una mano in certe occasioni, si alzo prima lei, dicendomi <forza dani che devo mettere in lavatrice queste lenzuola e voglio farmi una doccia>
<la facciamo insieme?> le chiesi io, più ironico che altro <l’estate è ancora lunga, ma dobbiamo rifarlo> mi disse lei, ammiccando con un occhiolino davvero provocante. Le sorrisi, stavolta però non mi diventò duro.
 
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~Lord_
view post Posted on 3/12/2008, 17:01




LoL bardak.
 
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Darth Bardak93
view post Posted on 3/12/2008, 17:13




ashuashuashua....
ci tengo a precisare che il protagonista del racconto purtroppo nn sono io :P
 
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manga_uchiha
view post Posted on 3/12/2008, 17:19




ah, la cosa sarebbe stata più stilosa. xD
 
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Pain_Z
view post Posted on 22/12/2008, 16:20




Manga infatti si sarà immaginato Darth al posto del protagonista per tutto il racconto...
 
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Antony.94
view post Posted on 29/1/2014, 19:44




Qui troverete tanti altri racconti hot: LINK
 
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5 replies since 3/12/2008, 16:35   59237 views
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